Credito d'imposta prima casa e credito d'imposta da contratto preliminare

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FATTISPECIE: Un soggetto privato, precedentemente beneficiario delle agevolazioni "prima casa", intende vendere il proprio appartamento acquistato con tali agevolazioni. Attualmente, è in procinto di acquistare un'altra abitazione, avendo già formalizzato un contratto preliminare regolarmente registrato e versato la relativa caparra.

DOMANDA: È possibile recuperare sia l'imposta versata all'Agenzia delle Entrate per l'acquisto della precedente abitazione godendo delle agevolazioni "prima casa", sia l'imposta di registro versata recentemente per la caparra?

RISPOSTA: In merito all'imposta di registro pagata per la caparra, l'art. 10 della Tariffa allegata al D.P.R. n. 131/1986 prevede la possibilità di imputare questa imposta principale all'importo versato per la registrazione del contratto preliminare (pari allo 0,50% dell'importo della caparra).

Inoltre, l'articolo 7 della legge n. 448 del 23 dicembre 1998, attribuisce un credito d'imposta al contribuente che, entro un anno dall'alienazione dell'immobile beneficiando delle agevolazioni "prima casa", acquista un'altra casa di abitazione idonea per beneficiare nuovamente delle suddette agevolazioni.

Il credito d'imposta nasce con l'acquisto della nuova abitazione e corrisponde al minor importo tra l'imposta di registro o l'IVA pagata per l'acquisto della precedente abitazione (ora alienata) e l'importo dovuto per le stesse imposte nell'acquisto successivo. Questo credito può essere utilizzato per ridurre l'imposta di registro solo nel nuovo acquisto (non nell'IVA, se applicabile).

Per quanto riguarda il quesito, dopo aver imputato l'imposta di registro dovuta per il nuovo acquisto con l'importo versato per la caparra, è possibile ridurre ulteriormente l'imposta di registro residua con il credito d'imposta maturato secondo l'art. 7 della legge n. 448/1998.

Secondo la Circolare dell'Agenzia delle Entrate n. 17/E del 24 aprile 2015, se il credito d'imposta non copre interamente l'imposta di registro del nuovo acquisto, il residuo credito può essere compensato con altri tributi e contributi tramite il modello F24.

Ad esempio, se la caparra è di 30.000 euro e l'imposta di registro è di 150 euro, e l'imposta di registro per il nuovo acquisto è di 1.000 euro, dopo l'imputazione dei 150 euro, l'imposta residua sarà di 850 euro. Se l'imposta pagata per l'acquisto precedente è stata di 3.000 euro e l'imposta per il nuovo acquisto è di 1.000 euro, si genera un credito d'imposta di 1.000 euro. Questo credito può essere utilizzato per ridurre ulteriormente l'imposta di registro del nuovo acquisto, ma se questa è inferiore, il credito residuo può essere compensato con altri tributi e contributi come indicato nella Circolare sopra citata.